- Nuovo
- Nuovo
Giorgio Samorini (1957)
Descrizione
Gatti erotomani, capre caffeinomani, renne micofile, uccelli ebbri e formiche folli. Chi avrebbe mai immaginato tutto ciò? Eppure gli studi di etologia sono chiarissimi: non solo gli animali più evoluti, ma persino gli insetti vanno alla ricerca di sostanze in grado di modificare il proprio comportamento. Così, l’etnobotanico Giorgio Samorini, ha pensato di riunire in un libro molti di questi casi di animali drogati: mucche, elefanti, gatti, renne, capre, uccelli, mosche, insetti ed altri ancora. Che le ricerche riguardanti l’uso delle sostanze stupefacenti non debbano centrarsi sul tema della marginalità o della devianza, è opinione che progressivamente va raccogliendo maggiori proseliti. E’ sufficiente ricordare che in campo artistico, da sempre, si è fatto uso di sostanze che ampliano il campo delle percezioni. Esistono però anche fenomeni etnico/culturali, legati a particolari zone geografiche; basti pensare, ad esempio, all’uso di sostanze psicoattive da parte delle popolazioni che vivono sugli altipiani per combattere la fatica fisica. Ed ancora l’impiego delle droghe come medicinali, ad esempio la morfina come potente analgesico o i derivati della canapa indiana, tolti dalla farmacopea, ma in grado di svolgere attività curativa in svariate patologie.